Una dinamica che vediamo spesso nelle Costellazioni Familiari è quella
del figlio/a che si sostituisce ad uno dei genitori in un compito grave o
doloroso che il genitore non riesce a portare avanti e a concludere.
Il figlio semplicemente non vuole che il genitore si faccia carico di
quel peso doloroso e sceglie di portarlo lui, con la fantasia che così
facendo risparmierà al genitore quel dolore.
Un esempio classico sono le malattie, dove il figlio si ammala al posto
del genitore. Un altro esempio è dove ci sono bambini morti, come negli
aborti, dove il figlio si sdraia vicino a loro e se ne prende cura al
posto della madre. In una costellazione che ho seguito personalmente, la
figlia si sdraia vicino al padre della madre che è morto quando la
madre era giovanissima. Per tutta la costellazione la madre rimane a
distanza dal padre e non riesce ad avvicinarsi perchè il dolore è troppo
intenso, e così la figlia lo fa al posto suo.
Esistono casi ancora più drammatici, come negli abusi sessuali dove la
figlia giace con il padre al posto della madre che non vuole più farlo
(ossia rifiuta il padre).
In questa dinamica si può giungere fino alla morte, dove il figlio muore
al posto di uno dei genitori. La sua idea magica è che sacrificandosi
lui salverà il genitore.
Perchè fa tutto questo? Per il suo amore puro e totale verso chi gli ha
dato la vita. Un figlio non potrà mai smettere di amare i genitori.
Anche nei casi di più grave conflitto con loro, segretamente continuerà
ad amarli.
Il suo amore è totale e per questo è pronto ad ogni sacrificio per loro.
Da piccolo prende decisioni che rimarranno inalterate negli anni, e
segretamente (o inconsciamente) continuerà in quella direzione, anche
quando diventerà adulto e avrà la sua vita, una vita che comunque
risentirà pesantemente di quelle decisioni.
Come risolvere questa dinamica? Prima di tutto portandola alla luce. Il
suo potere sta nel fatto che è inconscia e quindi può operare senza che
ce ne accorgliamo. Una volta invece scoperta non può più funzionare
senza una nostra decisione in quella direzione, ed è proprio qui che
abbiamo un'opportunità di scelta: da un lato possiamo continuare a dire:
"Lo faccio io al posto tuo", oppure possiamo dire: "Io vivo anche per
te, vado avanti anche per te" e così facendo ci incamminiamo verso una
nuova strada, un nuovo orizzonte, liberi da quel terribile peso.
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Giacomo