Costellazioni Familiari

"Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono.

O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita."
(Bert Hellinger)

mercoledì 18 marzo 2015

Perché mangio?

Dovremmo mangiare per nutrire il corpo... eppure non è così. Mangiamo per mille motivi che nulla hanno a che fare con il cibo.
Quando una persona fa una Costellazione Familiare per la sua relazione problematica con il cibo la costellazione stessa ci conduce molto lontano... verso qualcosa di inaspettato e sorprendente.
Spesso il cibo rappresenta una persona che ci manca, come un genitore oppure un figlio non nato. Altre volte rappresenta un conflitto in atto, come nel caso dell'anoressia dove si rifiuta il cibo per rifiutare la vita che si è ricevuta (dalla propria madre), o la bulimia dove prima si mangia e poi si vomita mostrando quindi insieme un'attrazione (verso il padre) e un rifiuto (verso la madre). Anche se solitamente attribuiamo più gravità al sovrappeso che alla magrezza estrema, quest'ultima è più pericolosa perchè è un movimento di rifiuto alla vita che conduce alla morte.
Nell'obesità invece la persona mangia più vita di quanto ne abbia bisogno, per proteggersi o per tenere dentro qualcosa che ha perso, come un figlio o un genitore. Capita spesso infatti in questi casi che il rappresentante del cibo si sdrai per terra e faccia un morto, e la persona si inginocchia e comincia a piangere...

Dietro al cibo si annidano movimenti psicologici inconsci molto profondi che non siamo in grado di cogliere pienamente... essi creano forti tensioni che scarichiamo mangiando. Se potessimo vederli, come avviene con le Costellazioni Familiari, allora il tutto si sgonfierebbe perchè la nostra attenzione andrebbe proprio là dove deve andare, al vero problema e non al suo sostituto.

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Giacomo