Costellazioni Familiari

"Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono.

O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita."
(Bert Hellinger)

mercoledì 24 gennaio 2018

Il dolore primordiale

Una donna chiede di voler vedere come mai non riesce a perdere peso. 

Messa di fronte a sua madre, la donna resiste con forza indietreggiando mentre sua madre cerca di avvicinarsi amorevolmente. In sintesi: resiste al suo amore.

Le chiedo di stare ferma e di permettere a sua madre di compiere il suo movimento. Lei lo fa, e sua madre si avvicina e l'abbraccia.
La donna cerca di liberarsi da quell'abbraccio ma al mio ulteriore invito a stare ferma, lo fa e improvvisamente scoppia a piangere. Si rompe dentro e finalmente esce ciò che è stato trattenuto da tanto tempo.

Piange disperata per una buona mezz'ora, nel silenzio più completo di tutti noi che osserviamo.
Piange tutto il dolore della separazione, del rifiuto, della negazione di lei bambina piccola e di sua madre.
Piange quel dolore che tutti portiamo dentro, quel dolore da cui è tutta la vita che fuggiamo, che neghiamo, che sostituiamo, che compensiamo.


Lo piange tutto, com momenti di disperazione estrema, un urlo che mostra tutto il tremendo dolore che porta dentro. 
E poi quando tutto è pianto, lei si accoccola finalmente nell'abbraccio di sua madre, davvero come una bambina piccola che si acquieta profondamente dopo un grande dolore.

Finita la costellazione, regna il silenzio più completo nella stanza. Ognuno sta guardando il proprio dolore. Una donna commenta di essersi sentita come se fosse lei stessa in quella costellazione. In verità è così per tutti. Anche io sto con il mio dolore, in silenzio.

Di fronte a questo dolore siamo tutti uguali. Questo è il dolore di tutti. E' il dolore dell'umanità intera. Una madre e una figlia separati sono il dolore primordiale a cui tutti noi siamo chiamati.
Se vogliamo veramente crescere e diventare pienamente umani dovremo prima o poi incontrare questo dolore e confrontarci con esso. Diversamente, continueremo a scappare, ad inventare vite che non portano da nessuna parte.

Arriva per tutti il momento di questo confronto. E' una vita intera che ci stiamo preparando. Auguriamoci che arrivi, perchè è solo passando di lì che diventiamo finalmente 'umani'.

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Giacomo