Costellazioni Familiari

"Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono.

O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita."
(Bert Hellinger)

sabato 30 novembre 2019

Problemi di salute

Di fronte a sintomi dolorosi il nostro primo movimento è di trovare un sollievo, ma questi sintomi sono spesso segnali profondi che l'Anima ci invia per indicarci dove dobbiamo guardare veramente per poter guarire.

Una donna dice di soffrire di gravi problemi di salute nella zona intestino, pancia, ovaie e basso ventre.
Facciamo una costellazione con una rappresentante di questa sua sofferenza. La donna è agitata, si guarda intorno, come se cercasse qualcuno. Non trovandolo comincia a guardare per terra in un punto fisso. Faccio stendere una persona. Lei sposta lo sguardo un po' più a destra, sempre per terra. Faccio stendere una seconda persona. E ancora lei guarda più in là. Stendo una terza persona. A quel punto si calma e rimane ferma.

La costellazione ha mostrato tutto ciò che c'era da vedere.
Guardo la donna al mio fianco e le chiedo di cosa si tratta. Lei mi risponde che ha abortito volontariamente tre volte.
La faccio entrare e le chiedo di mettersi vicino ai suoi tre figli.
Lei comincia a stare male. Si contrae tenendosi le mani sulla pancia. Il dolore aumenta, lei comincia a fare dei passi indietro.
Le chiedo con fermezza di stare ferma e di non indietreggiare. C'è bisogno che lei stia di fronte a questo dolore. Lei lo fa, e il dolore aumenta ancora. Comincia ad avere nausea e conati di vomito. So che questi sono l'espressione del suo rifiuto di questi tre bambini. Glielo dico. Lei impallidisce ma si rende conto che è vero; sta rivivendo lei stessa che rifiuta i figli.

Ora comincia a darsi pugni in pancia, e poi sulla testa. Le dico che questo è il suo modo di autopunirsi per ciò che ha fatto. Lei annuisce perchè sa che è tutta la vita che si punisce impedendosi le cose belle e facendosi solo del male. Le chiedo di passarci attraverso.
A quel punto, nel pieno di un dolore lancinante, lei cade all'indietro, girando gli occhi come se stesse per morire.
Le dico con fermezza che questo è il suo modo per fuggire; meglio morire che stare di fronte a tutto ciò.
Lei annuisce, perchè nel profondo sa bene che spesso ha coltivato l'idea di togliersi la vita. Le dico anche che questi stessi suoi gravi problemi di salute sono la sua scelta di fuggire morendo. Lei lo sa e annuisce.

Così, tolta ogni via di fuga, la donna rimane dentro il proprio dolore che come un terremoto la sconquassa e la fa a pezzi. Piange, urla, si dimena spesso fino ai limiti, ma rimane lì di fronte a tutto.
Tutto il gruppo rimane fermo immobile a guardare la terribile scena. Non è facile per nessuno, perchè quel dolore è dentro ognuno di noi e ora risuona estremamente vivo.

Poi, molto lentamente, le scosse si acquietano, la donna comincia a singhiozzare e la sua pelle riprende un po' di colore. La tempesta è passata.
Si sdraia in mezzo ai suoi tre figli, li abbraccia e comincia a piangere, ma solo lacrime di pace, di riconciliazione, di guarigione per tutti.

La lascio così, sdraiata con i suoi figli. Lei si addormenta. Ora finalmente è in pace.

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Giacomo