Costellazioni Familiari

"Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono.

O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita."
(Bert Hellinger)

martedì 27 ottobre 2015

Muore il fondatore, muore l'azienda

Mi capita spesso con le Costellazioni di affrontare una situazione di questo tipo: muore il padre-fondatore e i figli ereditano l'azienda di successo. Sebbene ne abbiano le capacità e i titoli di studio, da quel momento l'azienda letteralmente crolla.
Facciamo la costellazione dove mettiamo una persona distesa per il padre morto, una per l'azienda, una per l'eventuale moglie, e tante persone quante sono i figli.
Nella maggior parte dei casi il rappresentante dell'azienda si sdraia vicino al padre e lo abbraccia con profondo affetto, e rimane lì nonostante tutto quello che tentiamo di fare per riportarlo in piedi.
Detto in parole semplici: l'azienda muore con il suo fondatore.
Forse non stupisce un dato della Confcommercio dove solo il 30% delle aziende il cui fondatore muore riescono a passare con successo ai figli. Le altre chiudono.
Non c'è una spiegazione razionale a questo fenomeno. Le Costellazioni Familiari ci mostrano però un piano più profondo, dove viene alla luce l'intenso e profondo legame tra il fondatore e la sua azienda, un legame così stretto che al mancare del fondatore l'azienda non riesce a tenersi in piedi, nonostante venga presa da valide persone. Solo in rari casi abbiamo visto riuscire questo passaggio, e solo quando la persona che subentra tiene in profonda stima il fondatore, riconoscendosi al tempo stesso ad un posto che è in secondo piano rispetto al suo. Chi entra e dice: "Ora sono io il proprietario!" ha già perso l'azienda. Chi invece dice: "Riconosco che tu (azienda) appartieni a lui (il fondatore). Io ora mi occuperò di te, se lo vorrai" ha invece qualche possibilità di successo, sempre che l'azienda accetti di essere guidata da questa nuova persona.
Intervenire quando il fondatore è ormai morto è sempre molto difficile e nella maggior parte dei casi il destino dell'azienda è segnato.
Quando infine il fondatore dedica i suoi ultimi anni all'inserire in azienda la persona competente di sua fiducia, che sia un figlio, la moglie o un manager, ossia quando questo delicato passaggio inizia quando ancora egli è vivo e operativo in azienda, allora il contesto cambia, e alla sua morte il passaggio è meno traumatico ed ha maggiori possibilità di successo.
 

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Giacomo