Costellazioni Familiari

"Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono.

O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita."
(Bert Hellinger)

giovedì 22 febbraio 2018

L'abbraccio primario

Una donna vuole vedere la propria situazione familiare. Non dice altro.
Mettiamo in scena il padre, la madre, il figlio più grande (18 anni) e quello più piccolo (15 anni)

Sin da subito il figlio grande è in difficoltà. Oscilla, si sente debole, evita il padre che gli appare troppo forte e non regge la sua energia.

Ad un certo punto si lascia cadere per terra e trema. 
E' sicuramente successo qualcosa quando era molto piccolo.

Chiedo alla donna (che è la madre) se è successo qualcosa di grave alla nascita di quel figlio, e lei prima risponde 'nulla di particolare', poi si ferma come colpita da qualcosa, e dice che il bimbo è nato a 8 mesi, con un cesareo, ed è stato messo in incubatrice.
Faccio entrare una rappresentante per l'incubatrice. Lei si mette sopra il bambino, in piedi a gambe divaricate. Lui si aggrappa a quelle gambe. La rappresentante della madre si avvicina al figlio e tende una mano. Lui la tocca con la propria. E' l'unico contatto che hanno, e ovviamente non è sufficiente per dar forza al bambino.
Faccio entrare la donna spiegandole che è il momento di dare a suo figlio un vero contatto. Lei gli si avvicina, e dopo un attimo di titubanza, lo prende e lo tira a sè, togliendolo dall'incubatrice.
Lui si rannicchia tra le sue braccia, e lei lo abbraccia con grande tenerezza.
Lui piano piano si acquieta e diventa tranquillo. Sembra addormentarsi.

Ancora una volta vediamo quanto sia delicato il momento della nascita e questo imprinting con la madre.
Viviamo in una cultura che considera normale il parto cesareo, il non allattare, il non avere subito un contatto intimo con la madre. Sono così normali che non ci rendiamo conto di quanto siano contro natura e delle loro conseguenze.
Con le Costellazioni vediamo infatti che questi sono traumi molto forti, che possono 'spezzare' l'individuo e renderlo debole e problematico per tutta la vita.
Occorre un lavoro intenso e prolungato per riaprire queste ferite primarie che sono ben protette e nasconste nell'inconscio (personale e collettivo), ma è solo così che ritroviamo noi stessi e la nostra vera forza.

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Giacomo