Costellazioni Familiari

"Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono.

O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita."
(Bert Hellinger)

sabato 20 ottobre 2018

Il neonato - l'esperienza del rappresentante in una costellazione familiare

Questa volta non descrivo una costellazione familiare, ma la toccante esperienza di una persona che ha fatto da rappresentante per la costellazione di una donna che voleva comprendere la dinamica di un suo problema personale.

Ho sempre detto che fare da rappresentanti è un'esperienza forte perchè va a toccare parti delicate di noi tutti, sebbene la costellazione non sia la nostra. Ciò avviene perchè quando veniamo scelti, in qualche modo abbiamo qualcosa dentro di simile, oppure abbiamo bisogno di vivere quell'esperienza per il nostro sviluppo.
Ecco quindi l'esperienza di questa donna che ha fatto da rappresentante e si è trovata ad impersonificare un bambino appena nato.

"L'esperienza vissuta nella costellazione dove io rappresentavo un neonato sta ancora lavorando in me. E' stata una delle esperienze più profonde e sconvolgenti che abbia vissuto. Mentre ero distesa non c'erano pensieri, perché non avevo la capacità di formularli, il pianto era indotto da una sensazione di disagio che arrivava all'improvviso, provavo per esempio un fastidio in una parte del corpo e automaticamente si scatenava il pianto. Oppure mi sentivo persa nel niente e piangevo, perché ero in una condizione di paura, agitazione, sconforto. A volte nessuno arrivava ad accudirmi e smettevo di fare quei versi perché ero sfinita e mi riaddormentavo, o semplicemente stavo in silenzio perché non avevo più la forza di piangere. Essere riportata in quello stato dove la mente non esiste ma è presente solo puro istinto di sopravvivenza mi ha talmente toccata che ora comprendo il motivo per cui tutto nella mia vita si è svolto in un determinato modo. E' stato come ritornare nella forma originale dove il silenzio è vita.
Nella mia esperienza inoltre ho sentito un progredire della mia capacità di agire, ad un certo punto ho avvertito l'esigenza di provare lo spazio intorno a me e ho incominciato ad agitare braccia e gambe perché avevo realizzato che potevo farlo. Il mio movimento verso chi stavo rappresentando era un movimento di amore, io cercavo amore e davo amore a quella bambina. Sentivo l'esigenza di essere accudita e di accudire contemporaneamente. 

Concludo ringraziando l'universo che mi ha scelto come rappresentante. Può essere un esercizio che tutti possono fare e che porta ad un livello più profondo di comprensione. Per la mia esperienza posso testimoniare che essere quella neonata mi ha fatto progredire più di ogni altro esercizio fatto in altre occasioni. (M.S.)

E' proprio così. Fare da rappresentante in una costellazione familiare ci permette di toccare parti delicatissime di noi, di portarle alla luce e divenirne così pienamente consapevoli, e facendo questo maturiamo nella nostra umanità.

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Giacomo